Project Description

Dal 21 al 26 marzo di quest’anno ho partecipato, insieme ad altri giovani ragazzi provenienti da Italia, Danimarca, Francia, Serbia, Croazia e Ungheria, al workshop in presenza del progetto europeo #YouthAgainstCyberbullying. Tutti insieme, riuniti nella sede di Copenaghen, abbiamo discusso e ragionato attorno al tema del Cyberbullismo. Il confronto fra le nostre conoscenze ed esperienze, diverse da paese a paese e l’orientamento impartitoci da un eccezionale gruppo di esperti (psicologi, specialisti in social media, membri del parlamento europeo…) mi hanno aiutata molto a comprendere meglio l’argomento, che erroneamente pensavo già di conoscere, e mi piacerebbe, ora, riuscire a trasmettere qualcosa di questa esperienza anche ad altri: giovani come me, giovanissimi, genitori, insegnanti o anche solo semplici curiosi.

Ma quali sono gli obiettivi di #YouthAgainstCyberbullying ?

Il progetto ha come obbiettivo finale la creazione di un sito web, di un’applicazione e di una brochure contenente informazioni, articoli, materiali multimediali, giochi e quiz tradotti in varie lingue sul tema del cyberbullismo. Speriamo così di raggiungere e sensibilizzare il maggior numero di persone e, soprattutto, di aiutarle ad affrontare il problema.

Come mai è così importate, oggi, parlare di cyberbullismo ?

Sono sempre di più gli aspetti delle nostre vite che si svolgono in rete, dalle azioni più quotidiane e banali, come leggere una rivista su internet o comprare un copridivano su Amazon, al nostro lavoro o i nostri studi, fino ad arrivare alla nostra vita sociale: tutti noi, tranne rare eccezioni, usiamo abitualmente qualche social network: Facebook, Instagram, Youtube, Whatsapp ecc…
La pandemia ha enormemente ampliato questo fenomeno, questa “traslazione” delle nostre esperienze dal mondo fisico a quello online. Il Cyberbullismo, su cui ci concentriamo noi, è solo una delle tante sfaccettature che fa parte di questa grande trasformazione sociale.

Cos’è il cyberbullismo ? E quali sono le differenze con il bullismo ?

Esattamente come il già ben noto bullismo, il cyberbullismo consiste in aggressioni sia fisiche che psicologiche intenzionali, che si perpetuano nel tempo ai danni di soggetti che non sono in grado di difendersi. Nel caso del cyberbullismo queste azioni vengono condotte attraverso strumenti telematici (sms, mms, foto, video, e-mail, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate…). Nella pratica: la condivisione di foto o video privati non autorizzata, insulti costanti ricevuti via whatsapp o nei commenti di foto e post sui social media, chiamate anonime a qualsiasi ora e tanto altro.
le differenze tra i due comportamenti purtroppo non si limitano ai mezzi con cui vengono attuati: sulla rete il bullismo diventa cyberbullismo e si amplia enormemente, moltiplica le sue possibilità, e di conseguenza, anche il danno che può causare alla vittima.
Facciamo qualche esempio: su internet c’è la possibilità dell’anonimato, molte persone scrivono online cose che non direbbero o farebbero mai nella vita reale, l’etica online è diversa da quella faccia a faccia. In rete non ci sono limiti spazio-temporali: il cyberbullismo può essere attuato in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da qualsiasi persona, una differenza abissale se pensiamo al tradizionale bullismo, che si svolge in ambienti scolastici o sportivi precisi, in certe fasce orarie, prevalentemente da coetanei. Infine, ma non per importanza, il cyberbullismo è molto più difficile da individuare, riconoscere e contrastare. Sono ancora molti quelli che sottovalutano il problema, ma la verità è che siamo di fronte ad un fenomeno nuovo e molto più complesso, ed è più importante che mai, oggi, parlare del cyberbullismo.

 

Scritto da Cathetine